per la città metropolitana di Milano
Il cantiere del Museo Nazionale della Resistenza parla alla città: le cesate e un totem interattivo raccontano il progetto
Il cantiere del Museo Nazionale della Resistenza parla alla città: le cesate e un totem interattivo raccontano il progetto

Il cantiere del Museo Nazionale della Resistenza parla alla città: le cesate e un totem interattivo raccontano il progetto

Dal 19 ottobre 2025 il cantiere del futuro Museo Nazionale della Resistenza ai Bastioni di Porta Volta si trasforma in un’esperienza informativa e interattiva per la cittadinanza.

L’allestimento delle cesate perimetrali è stato concepito non solo come protezione per la sicurezza dei cittadini e delle cittadine ma anche come un prologo dell’opera con l’obiettivo di raccontare e coinvolgere la città durante le fasi di costruzione.

La comunicazione dell’intervento si articola su tre elementi chiave:

  • un totem interattivo, installato all’angolo tra viale Montello e piazza Antonio Baiamonti, che permetterà ai passanti di navigare e approfondire i contenuti del progetto. Attraverso lo schermo, sarà possibile esplorare rendering, informazioni sulla storia dell’area e dettagli sulla futura missione del museo, rendendo l’attesa un momento di scoperta attiva;
  • l’allestimento della recinzione del cantiere con pannelli grafici e testuali che illustreranno nel dettaglio sia il progetto architettonico sia quello I cittadini e le cittadine potranno così comprendere la visione urbana dell’intervento e il valore dei contenuti di cui il museo è portatore, trasformando una semplice passeggiata in un’anteprima culturale.
  • una finestra di osservazione lungo le cesate per garantire un contatto visivo diretto con i lavori. Questo punto di vista privilegiato consentirà a tutti di osservare l’avanzamento del cantiere, vedendo giorno dopo giorno la struttura del museo prendere forma e crescere.

«Dopo il sito web e i social dedicati al futuro Museo Nazionale della Resistenza, la Soprintendenza, il Comune di Milano e l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri hanno dato il via a un’ulteriore azione di comunicazione e di apertura nei confronti della città: raccontare il progetto architettonico e museale, dando la possibilità a tutti di vedere la costruzione che sale. Nei prossimi mesi sono previsti alcuni eventi per condividere in modo più ampio lo stato dei lavori e i contenuti del museo con la cittadinanza», annuncia l’architetto Emanuela Carpani, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano del Ministero della Cultura, stazione appaltante dell’intervento.

«Con questo cantiere che si apre simbolicamente alla città, il futuro Museo Nazionale della Resistenza inizia già oggi a dialogare con i cittadini. Vogliamo che ogni milanese si senta parte di questo percorso, che celebra la memoria e i valori democratici su cui si fonda la nostra Repubblica. Cultura e partecipazione sono i pilastri su cui costruire il museo e il suo significato. Coinvolgere sin da ora la cittadinanza significa rafforzare il legame tra storia e presente, affinché il sacrificio di chi ha lottato per la libertà resti patrimonio vivo e comune», dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi.

«Qui abiterà la memoria della Repubblica, nata dalla Resistenza che con la sconfitta del nazi-fascismo ha donato a tutti noi la libertà e la democrazia per assicurarci pienezza di diritti e un futuro di pace: la cittadinanza potrà seguire il farsi del Museo attraverso i pannelli e il totem visibile sul perimetro del cantiere», aggiunge Paolo Corsini, Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri.

Con questa iniziativa, il cantiere del Museo Nazionale della Resistenza cessa di essere una cesura per diventare un luogo di avvicinamento al museo; un modo trasparente per accompagnare Milano, città Medaglia d’oro della Resistenza, verso l’apertura di una delle sue più significative nuove istituzioni culturali a livello nazionale, la cui conclusione è prevista a dicembre del 2026.