per la città metropolitana di Milano
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
Ufficio Vincoli

Ufficio Vincoli

Riferimenti normativi

La Soprintendenza avvia le procedure tecnico-amministrative di vincolo sui beni. La procedura si conclude presso un altro organo del Ministero: il Segretariato Regionale per la Lombardia (sede di Corso Magenta 24 – Milano), a cui è connessa l’applicazione in via definitiva della normativa sulla tutela dell’interesse culturale.

L’attuazione della tutela varia a seconda che si tratti di:

a) beni di proprietà pubblica;
b) beni di proprietà ecclesiastica;
c) beni di proprietà privata.

Nei primi due casi la tutela dell’interesse culturale opera automaticamente, ope legis, per i beni aventi più di 50 anni per i mobili e 70 anni di età nel caso degli immobili.

Per l’ultimo tipo è necessario un provvedimento amministrativo espresso di dichiarazione dell’interesse.

La decisione di vincolare un dato bene appartiene alle valutazioni di discrezionalità tecnico-amministrativa, nel perseguimento di un interesse pubblico di salvaguardia e valorizzazione. Nella valutazione del “se” e del “come” tutelare un bene la Soprintendenza valuta autonomamente, senza bilanciare interessi pubblici contrapposti.

L’interesse della tutela culturale è un interesse pubblico e costituzionale inderogabile, tanto che ad esempio la posizione della Soprintendenza può essere superata solo tramite il rinvio al Governo della decisione finale nel caso di contrasto fra Soprintendenza ed altre Pubbliche Amministrazioni.

La dichiarazione di interesse riconosce una qualità intrinseca del bene ritenuta già esistente, precisandone i tratti distintivi, e perciò presuppone una dettagliata relazione storico-artistica sia descrittiva sia motivazionale.

I titolari dei beni sottoposti alla tutela della Soprintendenza devono collaborare con la stessa per la loro conservazione e valorizzazione, rimanendo soggetti a determinati doveri autorizzatori; ma nello stesso tempo però possono usufruire di facilitazioni fiscali e contributi al restauro.

L’attività vincolistica

I funzionari di zona della Soprintendenza – d’ufficio o su istanza dei richiedenti – provvedono, a seguito di adeguata istruttoria, ad avviare il procedimento di rinnovo o di riconoscimento ex novo dell’interesse culturale ai sensi del D.Lgs. 42/2004 dei beni immobili o mobili tramite raccomandata A/R indirizzata a tutti i proprietari e, nel caso di compendi immobiliari, al sindaco del comune nel quale è ubicato l’immobile (art. 14 del D.Lgs. 42/2004).

Responsabile: Arch. Andrea Frigo

e-mail: andrea.frigo@cultura.gov.it

 

Arch. Margherita Cerri
e-mail: margherita.cerri@cultura.gov.it
Dott.ssa Paola Caccianiga
e-mail: paola.caccianiga@cultura.gov.it

Ufficio vincoli per i beni architettonici

beni immobili: palazzi, ville, appartamenti, giardini, ecc.

L’ufficio conserva i decreti di vincolo dei beni culturali architettonici della città metropolitana di Milano.

Richiesta di verifica della sussistenza di un vincolo su bene immobile

Per la richiesta di verifica della sussistenza di un vincolo su beni immobili è necessaria la compilazione del seguente modulo:

La richiesta può essere inviata:

  • in formato digitale via PEC all’indirizzo sabap-mi@pec.cultura.gov.it
  • in formato cartaceo all’indirizzo Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, corso Magenta 24 – Palazzo Litta, 20123 Milano
  • presentata di persona all’ufficio nel giorno di ricevimento del pubblico.
 
Richiesta informazioni

Si forniscono informazioni telefoniche al numero 02.86.313.205 dalle ore 10.00 alle ore 12.00

Referente: dott.ssa Laura Paola Gnaccolini

e-mail: laurapaola.gnaccolini@cultura.gov.it

Vincoli per i beni mobili storico-artistici

beni mobili: arredi, sculture, arazzi, dipinti, ecc.
Referente: dott.ssa Anna Maria Fedeli

 e-mail: annamaria.fedeli@cultura.gov.it

Vincoli per i beni archeologici