PROGRAMMA
DELLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO DELLA SOPRINTENDENZA DI MILANO
Sabato 23 settembre 2017 ore 10.30 “IL COLOSSEO VERDE A MILANO.
Riflessioni utili su sponsor e gestione dei beni culturali nel nuovo codice” Presso il Centro Artistico Alik Cavaliere via De Amicis, 17 MILANO
Relatori: Antonella Ranaldi, Soprintendente ai Beni Culturali; Pierluigi Mantini, Vice Presidente Giustizia Amministrativa, Politecnico di Milano; Paolo Carpentieri, Capo Ufficio Legislativo Mibact;
Intervengono: Marco Dettori, Presidente Assimpredil Ance Valentina Sessa, Università Cattolica di Milano Achille Colombo Clerici, Presidente Assoedilizia Stefano Gorla, Preside Liceo Artistico Boccioni
Con la Fondazione Alik Cavaliere Il progetto dell’Amphitheatrum naturae, fortemente voluto dalla Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio, permetterà all’area archeologica romana di Milano di rivivere grazie alla creazione di un giardino ellittico di circa 22.400 metri quadri che ricalca la pianta dell’antico anfiteatro distrutto dai Goti alla fine del quarto secolo.
Il “Colosseo verde a Milano” è una grande sfida culturale che ha già mosso i primi passi amministrativi. La Conferenza, che si colloca nelle Giornate Europee del Patrimonio dedicate nel 2017 al tema “Cultura e Natura”, sarà anche l’occasione per approfondire le recenti novità del codice dei contratti pubblici su sponsorizzazioni e partenariati pubblico-privato alla ricerca di soluzioni più avanzate per l’efficienza nella gestione dei beni culturali. Il tema è svolto da autorevoli personalità delle istituzioni e dell’economia.
Sabato 23 visite guidate al “Parco Archeologico dell’Anfiteatro” via De Amicis,17 – Milano ore 9,30 – 13,30
Sabato 23 Cappella di Sant’Aquilino nella Basilica di San Lorenzo (Milano, corso di Porta Ticinese, 35) ore 15,00 – 17,00 illustrazione a cura di Claudia Tedeschi delle indagini preliminari al restauro degli antichi mosaici del IV-V secolo. visita guidata a gruppi di 10 a cura del Soprintendente Antonella Ranaldi ai resti archeologici dell’Anfiteatro sottostante alla Cappella di Sant’Aquilino
Sabato 23 settembre visita guidata all’Arco della Pace, Milano piazzale Sempione ore 15,30 -18.00 –
ingresso all’ambiente nell’attico, visita a cura dell’arch. Paolo Savio; – esemplificazione di pulitura al laser delle scritte vandaliche che hanno interessato le preziose pietre di candoglia dell’Arco progettato nel 1807 da Luigi Cagnola.
Continua con la visita serale “Arco della Pace” Milano piazzale Sempione ore 18.00 -21.00 ultima visita ore 20,00
APERTURE SERALI Sabato 23 settembre visita guidata ” Arco della Pace” Milano piazzale Sempione ore 18.00 -21.00 ultima visita ore 20,00 Collocato in una straordinaria posizione a cavallo dell’asse che da Cordusio-Castello attraversa Milano in direzione del valico del Sempione e la Francia, si offre alla spettacolari viste frontali e oblique, dalla stella di strade intorno al piazzale. Nella visita a gruppi di 10 persone si potrà salire dalle scale a chiocciola e arrivare fino all’ambiente interno all’attico dell’arco. L’arco è ancor più valorizzato dall’illuminazione di recente realizzata dalla Società A2A.
Dedicato alla pace tra le nazioni europee, raggiunta al congresso di Vienna, rappresenta uno dei maggiori monumenti neoclassici di Milano, realizzato in pietra bianca striata di Candoglia e sculture in bronzo sulla sommità.
Domenica 24 settembre ore 10,30 – 13,00 visita guidata “Area Archeologica e scavo dell’chiesa di San Dionigi, in Milano, Giardini Montanelli, ingresso da Porta Venezia, area degli scavi a cura del Soprintendente Antonella Ranaldi e dell’arch. Luigi Pedrini Illustrazione del progetto “chiese ambrosiane, San Dionigi la chiesa mancante” e dei recentissimi ritrovamenti dell’antica chiesa scomparsa (scavi della Cooperativa Archeologia) Il progetto riguarda le Basiliche extramurarie fondate da Sant’Ambrogio, in particolare la più misteriosa delle quattro: la basilica di San Dionigi, scomparsa a seguito delle soppressioni di Giuseppe II D’Asburgo del 1782. Questa chiesa fu di particolare importanza per le preziose reliquie che vi conteneva, tra le quali si annoverano quelle del Santo Vescovo Dionigi, morto in esilio a causa della sua avversione all’eresia Ariana sostenuta dall’Imperatore, le reliquie di Sant’Arialdo, dei Martiri Canziani. Ad essa facevano riferimento un ospitale ed un ricco monastero fondato da Ariberto da Intimiano nel 1023, dapprima affidato ai Benedettini e poi dal Cinquecento all’Ordine dei Servi di Maria.
La chiesa fu ambito luogo di sepoltura da parte dell’aristocrazia milanese, e mantenne un ruolo di primo piano nella Chiesa Ambrosiana dal V al XVIII secolo. Della chiesa resta la documentazione archivistica ed alcuni pezzi eccellenti trasportati altrove tra cui si ricorda il labrum di porfido probabilmente di origine imperiale e oggi fonte battesimale del Duomo, il Crocifisso di Ariberto di Intimiano oltre alla celebre pietra del “13 di marzo”.
SOPRINTENDENTE
Arch. Antonella Ranaldi
RASSEGNA STAMPA
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